sabato 23 febbraio 2019

Recensioni metal : Frozen Crown, The Fallen King

Giunge spontaneo domandarsi – non so se sia una domanda che mi pongo solo io – se chi fa recensioni metal, abbia mai provato a cimentarsi con uno strumento come la chitarra elettrica o la tastiera.


La domanda giunge impulsiva e spontanea anche perché, nella critica musicale metal, vi è chi dà giudizi tranchant e netti, che fanno supporre vi siano tanti maestri di musica, tra le fila di chi scrive riguardo al metal stesso.

Chiunque per esperienza abbia provato a suonare uno strumento sa, per certo, quanto sia difficile trarne qualcosa di veramente valido e bello. Ecco rispetto a quei recensori che, come si è detto altrove, parlano con facilità di poca originalità di una musica o direttamente di carattere derivativo di un gruppo, mi trovo invece molto più in sintonia con i critici musicali, per esempio di Metal.it  che non vedono cloni spesso e volentieri, ma senza volontà di adulare, si rendono conto della fatica e complessità del fare musica – in specie in ambito prog-power-metal – e tendono a premiare chi ha del talento da vendere.

Per scelta, in questo mio piccolo spazio di critica musicale, non esamino lavori che non mi convincano profondamente, non ne avrei tempo e possibilità, tuttavia voglio sperare che l’entusiasmo, ove se ne mostrerà alquanto, non sia scambiato per adulazione.

 
recensioni metal frozen crown
Frozen Crown - The Fallen King
 
Oggi scrivo qualche riga su un gruppo metal giovane d’età e freschissimo anche di formazione (appena un paio d’anni o poco più): i Frozen Crown – (Encyclopaedia Metallum).
Parto subito considerando che non bisogna farsi impressionare dalla copertina del disco d’esordio di questo quintetto: la cover di “The Fallen King” è alquanto bruttina, anche coloristicamente, all’esatto contrario del disco e della musica metal che vi è contenuta, che è, invece un caleidoscopio di note variopinte.